SANREMO& MARKETING: il festival della canzone italiana è un camaleonte

Perché Sanremo è Sanremo! Suonava un famoso jingle tanti anni fa, quasi a ricordarci che febbraio non è solo il mese degli innamorati, ma anche quello della canzone italiana.

 

E se in America le famiglie non si perdono il super Bowl, ormai non più solo evento sportivo ma vero e proprio spettacolo al punto che le grosse aziende fanno a gara per accaparrarsi anche solo un minuto durante l’halftime per trasmettere il proprio spot, in Italia Sanremo – giunto alla sua settantaquattresima edizione, e dopo un lungo periodo di stagnazione che lo vedeva ormai dato per spacciato – si sta confermando sempre di più uno degli eventi mediatici più attesi dagli italiani.

 

Dopo la stagnazione dei primi anni Dieci, Sanremo sta conoscendo un vero e proprio rinascimento dal 2020, anno in cui è stata affidata la direzione artistica ad Amadeus. A parlare sono gli ascolti che raggiunti nell’ultimo anno (2023): oltre 12 milioni di spettatori e il 66% di share, solo per l’ultima serata.

 

Fortuna o astuta strategia di marketing? Se mettiamo da parte la performance musicale, notiamo come il festival abbia saputo trasformarsi in un fenomeno crossmediale, interessando radio, televisione e social media; sia stato in grado di coinvolgere un segmento di mercato che invece aveva perso negli anni precedenti – i giovanissimi – e con iniziative sempre nuove rimanga rilevante.

 

Sanremo è un evento che coinvolge e interessa le masse, generando un effetto valanga che investe tutti i mezzi di comunicazione per un breve periodo di tempo.

 

Le iniziative commerciali, come le collaborazioni con aziende di rilievo nazionale, sono esempi di come Sanremo stia riuscendo a capitalizzare sulla sua popolarità crescente per creare opportunità di marketing vantaggiose; in primis per le aziende partner e, di conseguenza, per sé stesso perchè rilevante nel panorama mediatico, generando indici di share vantaggiosi a future collaborazioni.

 

Quest’anno, per esempio, sono state confermate le tante aziende che già avevano dato il loro appoggio al festival: Costa Crociere, Eni con ENI live e Plenitude e Suzuki come partner istituzionali; ma anche Generali, Sephora – make-up partner – e VeraLab – skincare partner. Mentre altre, dai nomi altisonanti come Coca-Cola e Mutti sono salite sul carrozzone musicale quest’anno, a dimostrazione che il Rinascimento del festival sta effettivamente avvenendo.

 

Oltre alle luci del palco e alle iniziative commerciali, Sanremo ha saputo sconfinare in territori solitamente a lui preclusi. Grazie alla visione strategica della direzione artistica degli ultimi anni, il festival è riuscito a coinvolgere anche le generazioni più giovani attraverso diverse iniziative.

 

Una di queste è sicuramente Sanremo Giovani, che crea hype sull’attesa del festival, permettendo al giovane talento che vince la gara fra emergenti, di competere con i big nella gara ufficiale. La selezione dei giovani artisti viene fatta seguendo gli umori e i gusti delle generazioni più giovani. Questo riesce a generare un engagement significativo in un segmento di pubblico che fino a pochi anni fa non avrebbe nemmeno seguito il Festival.

"Svecchiare" il festival è un'azione in corso da un po', infatti Sanremo invita influencer di TikTok e Instagram a condurre trasmissioni satellite e a generare contenuti da condividere sui canali social.

Come non parlare poi dell’ iniziativa nata come UGC* del “Fantasanremo”! Il Fantasanremo è un fantasy game basato sul Festival della canzone italiana, che consiste nell’organizzare e gestire squadre virtuali formate da cinque degli artisti in gara, di cui uno deve necessariamente essere scelto come capitano, che possono iscriversi a Leghe.

Durante la Kermesse ogni artista riceverà un punteggio sulla base di un’azione random stabilita in precedenza, portando poi alla vittoria dell’utente che ha totalizzato il maggior numero di punti con la sua squadra.

 

È diventato famoso con l’edizione del 2022, in cui ha raggiunto il mezzo milione di squadre iscritte e molti degli artisti in gara si sono prestati al gioco, compreso Amadeus, conduttore e direttore artistico del festival.

 

Quest’anno il fantasanremo si concretizza attraverso un’app dedicata e alla sponsorizzazione della gara da parte di aziende importanti, quali Wudy e TicketOne solo per citarne alcune, che offrono interessanti premi o sconti a chi si iscriverà alle loro leghe.

 

Questo crea non solo un coinvolgimento diretto degli utenti, ma premia anche le azioni casuali dei partecipanti alla gara, che sono quindi non solo cantanti che partecipano a una gara, ma veri e propri performer che possono attivamente contribuire allo spettacolo del Festival.

*User Generated Content: un contenuto realizzato dagli utenti. 

Insomma, Sanremo, è uno psichedelico animale del marketing, essendo riuscito a rafforzare il suo zoccolo duro di spettatori, adattarsi alle nuove tendenze coinvolgendo un pubblico sempre più vasto attraverso influencer digitali, sfruttando la sua presenza crossmediale e creando opportunità commerciali che vanno al di là della musica.

 

Siamo sicuri che nonostante gli anni che passano, il Festival della Canzone Italiana continuerà a evolversi, dimostrando la sua longevità e la sua rilevanza nel panorama mediatico contemporaneo e chissà magari anche in Italia sempre più aziende si sfideranno per acquistare spazi pubblicitari e promuovere i loro prodotti attraverso il festival.

 

Perché alla fine… Sanremo è Sanremo!

Sempre in evoluzione, sempre al passo coi tempi.

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