
In principio furono i social: l’esplosione di questi nostri alter ego virtuali hanno messo a dura prova la costruzione della nostra immagine e la nostra autostima, lo sappiamo. Ma nel mondo di oggi, in cui postare gattini e hamburger sembrano gesti appartenenti al periodo giurassico, e in cui tutto potrebbe essere una pubblicità nascosta da finti consigli, sembra quasi che non ci siano più regole.
Diciamoci la verità: ormai siamo andati oltre la noia di ricevere un insulto nei commenti o la paura di finire in un video virale e messi poi alla berlina dalla community online.
L’ascesa degli influencer digitali ha creato un vero e proprio terremoto economico e istituzionale. Non pensiamo di esagerare quando diciamo che gli influencer sono anche i responsabili (o i colpevoli secondo qualche malpensante) del cambiamento culturale.
Il mondo del marketing è stato rivoluzionato in modi senza precedenti, lo sappiamo. Le aziende ora non si rivolgono più a sportivi o stelle dello spettacolo, oramai la compartecipazione degli influencer ad altre sfere d’intrattenimento è stata normalizzata. Tuttavia, con questa rivoluzione sono emerse anche nuove sfide e complessità, soprattutto per quanto riguarda la conformità alle leggi e ai regolamenti.
Chi lo dice infatti che fare l’influencer non sia un lavoro?
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento delle regolamentazioni volte a garantire la trasparenza e l’onestà nelle pratiche di marketing sui social media. Questo è stato il risultato di crescenti preoccupazioni riguardanti la pubblicità ingannevole e la manipolazione dei consumatori attraverso le piattaforme digitali.
Molti paesi hanno infatti introdotto requisiti più rigidi per la divulgazione delle sponsorizzazioni e delle partnership commerciali.
E in Italia?
Anche nel nostro paese ci si sta smuovendo in tal senso, infatti per avere un panorama chiaro e preciso dei cambiamenti e degli aggiornamenti in merito oggi vogliamo regalarvi un pratico e comodo vademecum per essere sempre informati e consapevoli dei nostri comportamenti sul digitale!
- Trasparenza: è fondamentale che ogni comunicazione commerciale diffusa dagli influencer sia chiaramente riconoscibile come tale. Questo include l’utilizzo di diciture come “#pubblicità”, “#sponsorizzato”, o “#advertising”.
- Identificazione: le nuove Linee Guida dell’AGCOM stabiliscono criteri qualitativi e quantitativi per identificare gli influencer soggetti alle disposizioni del Testo Unico sui Servizi di Media Audiovisivi (TUSMA).
- Responsabilità: gli influencer devono rispettare i principi generali del TUSMA, garantendo la trasparenza e il rispetto delle normative in materia di diritto d’autore, tutela dei minori e comunicazioni commerciali.
- Divieti: gli influencer non devono veicolare messaggi che istigano a commettere reati, violano la tutela dei minori, o promuovono contenuti dannosi per lo sviluppo fisico, psichico e morale.
- Sanzioni: In caso di violazione delle disposizioni, sono previste sanzioni secondo quanto stabilito dall’art. 67 del TUSMA.

In questo momento le attuali restrizioni riguardano solo una parte degli influencer, ma è probabile che in futuro tali normative vengano estese anche a soggetti con un seguito inferiore. Questo sarà necessario adeguare il mondo digitale ai cambiamenti normativi e evitare sanzioni.
Se qualcuno pensa ancora che lasciare il web, e in questo caso i social, liberi di agire senza alcuna regolamentazione sia giusto, vogliamo ricordare cosa può succedere quando si spacciano per consigli attività di sponsorizzazione. Negli ultimi anni i nostri feed sono stati invasi di tutorial di ogni genere, uno fra tutti quelli relativi al make-up e alla skincare, quindi alla cura della propria pelle. Questi innocui video, molto spesso proposti per sponsorizzare la crema di turno hanno riempito tutti i canali social, finendo per sostituirsi anche a fasce d’età non adatte a questi contenuti.
È di questi giorni l’iniziativa di Dove intitolata #thefaceof10, resasi necessaria per l’allarmante affollamento negli scaffali della skincare da parte di bambine sotto i dieci anni. Le massicce sponsorizzazioni di skincare che negli anni hanno costituito un semplice passatempo, infatti, sono diventate un problema culturale per i bambini e le bambine di oggi.


Ciò che vi abbiamo raccontato è figlio della mancata gestione legale dei social e dei suoi creatori: un recente screening condotto a livello europeo ha evidenziato diverse problematiche nel settore degli influencer marketing. Solo una minoranza degli influencer monitorati ha rispettato in modo coerente le normative europee, mentre la maggior parte ha omesso di indicare in modo chiaro la natura pubblicitaria dei propri contenuti. Oltretutto, sono emersi casi di promozione di prodotti o servizi senza divulgare adeguatamente la pubblicità, e persino situazioni in cui gli influencer hanno promosso attività potenzialmente dannose o pericolose.
E tu immaginavi che dietro un semplice post si potessero nascondere queste insidie?
Se anche tu ti chiedi quali saranno le prossime evoluzioni normative e come queste influenzeranno il panorama digitale continua a sfogliarci… numero dopo numero esploreremo insieme tutte le novità in ambito digital e marketing!
