Imprenditori italiani di successo

Paolo Ruggeri

Inauguriamo con questo numero la nostra nuova rubrica destinata a indagare come vedono il mondo del business attuale e, più nello specifico, del marketing, imprenditori italiani di successo. Per farlo, quale inizio migliore se non attraverso le sagge parole di Paolo Ruggeri?

Imprenditore e scrittore di fama internazionale, alla guida di Open Source Management, società Italiana di consulenza con più di quindici sedi distribuite in Europa, Stati Uniti, Canada, Russia e Medio Oriente, Paolo, inoltre, dirige o possiede partecipazioni in aziende in svariati altri settori intorno al mondo, dall’immobiliare all’Editoria, dalla consulenza per l’internazionalizzazione d’impresa al marketing e alla ristorazione. Sempre per conto di OSM, Ruggeri dirige la Mind Business School, una scuola in cui gli imprenditori insegnano agli altri imprenditori le azioni e le strategie di successo per far funzionare le loro imprese.

 

Seguitissimo sui canali social, Paolo Ruggeri ha all’ attivo diverse pubblicazioni con migliaia di copie vendute. Tra tante, vale la pena citare “The New Leaders” – I Nuovi Condottieri, che è stato tradotto e pubblicato in Inglese, Italiano, Spagnolo, Portoghese, Giapponese, Russo, Bulgaro, Rumeno. “The New Leaders”, dopo Il Principe di Macchiavelli, è il libro Italiano di Management più venduto al mondo.

A “I Nuovi Condottieri”, fanno seguito altri testi, frutto del continuo confronto che Paolo Ruggeri ha con imprenditori, responsabili e collaboratori di imprese.

 

Ecco l’intervista…

Paolo, cosa dobbiamo aspettarci dal marketing strategico di questo 2023?

Partirei dal concetto di base secondo il quale è, finalmente, venuto il tempo di dare e non solo quello di prendere. In un mondo sempre più mobile, social e multicanale, cambiano le esigenze e i comportamenti degli utenti, mentre si creano nuove opportunità di interazione e relazione con i brand. La Customer Experience (CX) è indubbiamente oggi un elemento cardine del business, dal quale dipende il successo dell’azienda. A supporto ci sono fortunatamente piattaforme e tecnologie digitali sempre più innovative, in grado di garantire risultati tangibili.

Mai come ora l’esperienza è stata così strategica e differenziante per un’azienda, tanto che oggi la Customer Experience è diventata determinante all’interno delle strategie di Marketing, incluso il Digital Marketing. Per decenni il mantra è stato “the Customer is the King” (“il Cliente è il Re”), ma solo negli ultimi tempi questo slogan è riuscito ad entrare a fondo in ogni aspetto del business, tanto da rendere la Customer eXperience una vera e propria “disciplina di business” da governare (non a caso si parla di Customer eXperience Management e gestione del Customer Journey): strategie, processi, organizzazione, assistenza, tutto viene attualmente incentrato sul cliente e soprattutto sull’esperienza che esso vive, sul territorio che esso “coltiva” e sente suo. I clienti sono persone: le aziende che comunicheranno e si interesseranno alle persone e contribuiranno al territorio (e non solo prenderanno soldi da esso) e alle persone del territorio, cresceranno di influenza, soprattutto se sono brave a comunicare quello che fanno. 

Influencer marketing e video, due argomenti sempre più sulla bocca di tutti. Quali sono le effettive tendenze e cosa sarebbe opportuno fare (lato brand)?

E’ indubbio che quando capita che un influencer tagghi un mio libro o una mia storia il numero di followers che mi segue aumenta. Se ci pensate, però, non è niente di nuovo: da decine di anni un endorsement da parte di una persona importante porta più business o comunque più interesse. È a tratti un concetto banale. Mi ricordo la prima volta, ante internet, che il direttore di un consorzio alimentare disse che i miei corsi erano belli: ricevetti oltre 500.000 euro di lavoro da tutti gli appartenenti!

Quindi influencers sì, assolutamente, ma con attenzione: ormai si capisce lontano un miglio quando è solo pubblicità fake!

Parliamo, ora, di un altro argomento sulla bocca dei più in questa prima metà di anno: l’intelligenza artificiale. Paolo, secondo te, l’AI come può realmente influire sulle strategie di comunicazione?

Per ora, e ancora per un po’, sarà ininfluente. Potrei sicuramente sbagliarmi, ma quando c’è troppo hypeattorno a una cosa, come adesso con ChatGpt, di solito i risultati tardano a venire. Invece, quello che quasi certamente avverrà grazie all’intelligenza artificiale è la rivoluzione del sistema scuola. E attenzione, perché i cambiamenti che stravolgono il mercato sono cambiamenti di cui non si parla e di cui ci si accorge quando ormai è troppo tardi!

In un circolo di costante mutazione e movimento, quali sono invece le strategie di marketing che non passano mai di moda? E perché?

Sicuramente usare il buon senso e non dimenticare, mai, le persone. Fare clienti contenti, magari sorprendendoli dando loro di più di quello che si aspettavano, o visitare quelli che, nel tempo, magari si sono fermati. Indagare, sempre, le cause della loro insoddisfazione, chiedere scusa, se necessario, e riparare per poi tornare a servirli: In generale, credetemi, la vera arma vincente è fare del bene alla gente, far sì che i propri social spieghino tutto il bene che fa la nostra azienda e quanto siamo “giusti”, capire davvero chi sono i nostri reali clienti tipo, fare sondaggi. E non fermarsi, quello mai!

 

D’altronde, lo abbiamo già detto, l’economia del futuro si baserà sull’uomo. Bio, ambiente, esperienze positive, benessere, estetica, cultura, conoscenza, emozioni, cuore, sogni. Le aziende che vorranno cogliere le opportunità collegate alla nuova economia dovranno essere a loro volta “autentiche”, dotate di grandi valori ed essere in grado di valorizzare l’uomo. Ma anche rapide, creative, tremendamente efficienti. Secca dirlo ma in un mondo che è tremendamente immediato non c’è più posto per niente di inefficiente: carrozzoni pubblichi, impiegati demotivati, imprenditori senza passione, burocrazia. Verrà tutto spazzato via.

 

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