
Social network o mio social network! Sei tu il più indispensabile del reame?
Ci piace scherzare, ma, immaginate una vita senza i nostri amati social.
Fatto?
Qualcuno avrà avuto un mancamento, mentre qualcun altro si sarà sentito sollevato.
Questa domanda scherzosa, seppur ironica, ci fa pensare a quanto i social abbiano modificato la nostra vita quotidiana, diventandone parte permanentemente.
Anche se, a dire la verità, molto spesso li si tratta come un mondo parallelo a quello reale, quasi come se le due cose dovessero restare separate: i nostri profili social sono curati, lasciando trapelare solo la migliore versione di noi stessi, i nostri interessi personali sono relegati a blog anonimi che i nostri amici non leggono, oppure gli interessi più nascosti vengono condividisi solo con persone che abbiamo conosciuto online e con cui magari usiamo uno pseudonimo.
Ma cosa succede se i due mondi si mescolano e quello digitale riesce a superare la diga che gli imponiamo e si riversa nel mondo reale?
Nell’articolo sul festival della canzone italiana abbiamo parlato di come questo fenomeno sia capitato nel Fantasanremo che, da semplice challenge online, è diventato un fenomeno in rapida crescita al punto da farsi notare dalla direzione artistica e successivamente dalle aziende che l’hanno fatta tracimare nel canale ufficiale dell’evento.
Un altro esempio, che parla della forza dei social e della loro capacità esponenziale, lo possiamo trovare nella piattaforma la cui crescita negli ultimi anni non accenna a diminuire.
Conoscete la parola BookTok?
Questo strano neologismo inglese nasce dalla fusione di due parole: Book, quindi libro, e Tok, parte finale di TikTok, appunto il famosissimo social network.
Questo fenomeno ha come protagonisti ragazzi giovanissimi che parlano e si scambiano consigli sui libri più belli, fino ad arrivare a veri e propri club del libro digitale. Nato nel 2020 all’inizio della pandemia, sembrava essere un semplice trend che, come tale, sarebbe stato fagocitato dall’algoritmo del social in pochi mesi. A discapito di quest’infondata credenza il trend è cresciuto, diventando parte integrante della proposta quotidiana del social.
Ciò di cui parliamo è un fenomeno dai numeri strabilianti; infatti, l’hashtag #BookTokItalia ha raccolto oltre 1,2 miliardi di visualizzazioni nel nostro Paese, contribuendo a far emergere titoli come “La canzone di Achille” di Madeline Miller, che ha totalizzato 256 milioni di visualizzazioni grazie al suo racconto liberamente ispirato all’opera di Omero.
Se pensate che la prima edizione italiana del libro della Miller risale al 2013, vi rendete immediatamente conto della potenza di questo fenomeno.
I numeri parlano chiaro: BookTok ha avuto un impatto fortissimo sul mercato editoriale in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, il 2021 ha visto la vendita di un record di 825 milioni di libri, con BookTok che avrebbe contribuito direttamente a oltre 20 milioni di copie fisiche vendute. In Italia, nonostante un rallentamento nel 2022, le vendite di narrativa straniera – spesso protagoniste su TikTok – hanno registrato un aumento del 6%.
Ma questo fenomeno ha esteso le sue maglie anche all’interno delle librerie, che hanno fisicamente organizzato uno spazio espositivo che riporta l’hashtag #BookTok, in cui raccogliere le scelte letterarie più premiate sul social. Questa iniziativa alimenta indirettamente l’hashtag, facendo conoscere a nuovi potenziali utenti il club del libro virtuale più grande al mondo.


Non siete ancora convinti dell’enorme cambiamento generato dal social?
Vi basti sapere che nel 2023 in Italia, TikTok è diventato Official Entertainment Partner del Salone del Libro.
Una collaborazione che nessuno si sarebbe mai immaginato nel lontano 2020 e che dimostra come i cambiamenti generati non si limitino all’ aspetto economico, ma interessino anche quello culturale, che nel nostro Paese è storicamente diffidente verso le novità di questo tipo.
Cavalcare l’onda della creazione di contenuti diventa quindi un aspetto i cui risvolti possono avere implicazioni potenzialmente infinite; non solo per tutti coloro che desiderano essere protagonisti del mondo digitale in continuo cambiamento, ma anche per chi abita ogni giorno questo spazio virtuale e desidera sentirlo più suo, arredandolo con cura o prendendoci il tè come, appunto, in un club del libro sotto casa.

E voi? Volete stare in disparte o dopo questa lettura vi sentite pronti a unirvi alla gilda dei content creator e scatenare il prossimo fenomeno?
Chissà, magari la risposta potrebbe essere nel vostro prossimo reel!
